Visto che i nostri politici sono fermi a parlare di stupefacenti, di riconoscimento delle coppie gay, di legalizzare la prostituzione e mille altri argomenti da medioevo, vi dico la mia sugli stupefacenti. Prima faccio una precisazione, gli argomenti citati prima ho detto che sono argomenti da medioevo perché ritengo che l'Italia non riesca a stare al passo con i tempi in tematiche come quelle citate. Le colpe sono dei soliti, Vaticano, Stato italiano, tremendamente presente in alcuni campi e assolutamente assento o ambiguo in altri, ma anche degli italiani stessi. Un popolo che adora i vari personaggi carismatici di turno...
Detto questo, vi parlo di stupefacenti a modo mio perché intendo presentarvi un articolo che parla di grandi libri scritti sotto l'effetto di droghe. L'articolo (completo lo trovate qui: cultora.it/capolavoriscrittisottoeffettodidroga) cita da Hugo a Rimbaud, da King allo stesso Poe. E' solo un piccolo assaggio di scrittori dopati, non vengono citati i vari scrittori della Beat Generation, come ad esempio Burroughs e il suo splendido La scimmia sulla schiena, un libro che esprime in maniera scientifica, cinica, asettica, le conseguenze sull'organismo degli stupefacenti: eroina, cocaina ma non solo. Leggetelo!
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