Torno con un bellissimo articolo che ho trovato ieri su libreriamo.it. Parla, ovviamente, della lettura e del suo strettissimo rapporto con la radio, più forte e più incisivo rispetto agli altri media. L'articolo è una intervista della conduttrice di radio24, Alessandra Tedesco. L'articolo completo lo trovate qui: libreriamo/laradiohaunamarciainpiu.
Nel mio blog vi faccio leggere solo questo passaggio, che condivido pienamente. C'è un qualcosa di personale nella radio che gli altri media non hanno.
Tra i diversi media, cosa offre la radio come “plus”
rispetto agli altri nella proposizione di libri e argomenti letterari?
La radio ha un grandissimo vantaggio rispetto a carta
stampata e tv: i giornalisti/conduttori vengono quasi percepiti come amici di
cui fidarsi e che danno consigli. Il fatto di non vedere, ma di ascoltare solo
una voce rende paradossalmente il legame conduttore-ascoltatore molto forte. Se
durante una trasmissione di intrattenimento uno speaker dice “Ho letto questo
libro e mi è piaciuto perché…” oppure “Ieri sera ho visto questo film…” passa
un messaggio percepito dall’ascoltatore come un consiglio quasi personale.
Quando le radio hanno poi trasmissioni dedicate ai libri, si crea una community
di ascoltatori forti che ti fanno anche le pulci! E’ sufficiente guardare i
social, soprattutto twitter: gli ascoltatori ti bastonano se non sono d’accordo
o ti ringraziano se gli hai fatto scoprire un bel romanzo.
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