Poesia molto recente, in realtà scritta ieri, quindi inedita. La sto rileggendo ascoltando i Notturni di Chopin. Mi piace - la poesia con i Notturni, che sono molto più talentuosi della poesia in sè - quindi ho deciso di pubblicarla.
Continuo
a non aspettarmi
nulla
dalle persone,
a
sforzarmi di non attendere niente da loro,
dalla
noncuranza e dall’ insensibilità.
Mi
alleno
giorno
dopo giorno
sudando
a capo chino
come
un ciclista mediocre
che
si prepara al Giro d’ Italia.
Ma
i risultati non corrispondono
quasi
mai agli sforzi
e
al tempo che vi dedico.
Ogni
giorno
arriva,
puntuale
una
stilettata al cuore.
E
non capisco
quanto
è colpa del mio poco talento,
come
del ciclista che si prepara al Giro,
e
quanto della diversità delle persone.
Non
capisco i principi di vita del mondo
degli
altri
e
perché la discesa di oggi
domani
sarà la salita fatale.
Però
quel ciclista
potrebbe
sempre
doparsi
mentre
io non posso.
Lo
capite?
Non
posso farvi dopare
il
cervello e
nemmeno
le gambe.
Non
posso nulla
se
non tacere.
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