Poesia non ancora inserita in nessuna raccolta, forse l'ho già postata a fine anno. Non ricordo.
In ogni caso, oggi parlando con una amica mi è tornata in mente. Eccola...
Postuma
Non
c’era più con la testa
lo
chiamavano ironicamente,
molto
raramente con rispetto,
il
poeta.
La
sua malattia
era
considerata
al
pari di un capriccio borghese,
adatta
a chi ha tempo
da
perdere.
Gli
dicevano che bastava
sorridere
un po’ di più
e
non pensare ai problemi.
Un
anarchico,
per
rassegnazione e disgusto
non
votava più,
non
era al servizio di nessun politico,
ma
solo della letteratura,
il
suo dovere da cittadino
lo
faceva scrivendo.
Ora
che il tempo
lo
ha cancellato
e
così la sua memoria,
chissà
se vi guarderebbe sull’acqua
dove
ci state
a
galla
senza
dover muovere le braccia.
Lui
era solo un piccolo uomo,
fragile.
I
poeti nelle storie d’amore
muoiono
tristi, così
come
nella realtà.
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