domenica 18 agosto 2019

Tu non bevi caffè

Buongiorno.
Oltre al prossimo libro di racconti, Profili pericolosi, sto lavorando anche ad una raccolta di poesie, Veramente pensate di capire i poeti. Questa è una delle poesie che ho scritto questa estate che, con ogni probabilità, finirà nella raccolta.
Il titolo della poesia è lo stesso del post.


Adesso
è ora, qui
in questo momento.
L’estate volge
al termine
senza troppe pretese,
sembra la storia di noi due.
E penso a quello che siamo stati.

Tu non ci sei più,
ma io vivo lo stesso.
Senza troppo rincoglionirmi o disperarmi.
O meglio, è quello che sto provando a fare.
Tu mi sei dentro,
lo sai benissimo.
Ne sei certa.
Hai ragione, come sempre,
o quasi.
Le iene dei ricordi
banchettano sul cadavere
dei miei sentimenti.
Ormai sono un uomo morto,
mi manca l’aria e non riesco a respirare.
Le iene strappano la carne,
un pezzo alla volta,
inesorabilmente.
Il sangue scorre
lontano da me.

Mi dicono di andare avanti,
di non pensarci.
Sembra facile a dirsi
e in effetti
lo è.

La vita è fatta da
chi sta da una parte
della barricata
e da chi sta dall’altra.
Io sono dalla parte
sbagliata.
Ammesso che
soffrire sia sbagliato.
Mentre tu sei dalla parte
di chi pensa
dove buttare il
mio caffè
che hai ancora a casa
e che tu non bevi.

Ph. Debora Bencini

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