martedì 21 gennaio 2020

I libri sono una cura

Buongiorno.
Il titolo del post non è una battuta, leggi questo articolo per intero e capirai il perché: repubblica.it/ilibricomecura.
Intanto io ve lo ripropongo in parte.

C'è una libreria di 35 metri quadrati a Firenze che da oggi è anche un romanzo edito da Mondadori: "La Piccola Farmacia letteraria". L'ha scritto Elena Molini, 37 anni, un master in editoria e una sfida coraggiosa, aprire per davvero una minuscola libreria indipendente in un paese che legge poco. L'avventura comincia un anno fa in via di Ripoli, strada lontana dal centro.
La farmacia letteraria è un posto in cui si consigliano libri come fossero medicine?
"L'idea è proprio questa, libri terapeutici per curare i vari stati d'animo. Ogni libro ha un bugiardino, cioè quei foglietti illustrativi che si trovano nei farmaci e che da noi invece guidano il lettore nella scelta del romanzo, del saggio o della raccolta di poesie".
Li scrive lei i bugiardini?
"Sì, ma ogni mese mi consulto con tre mie amiche coinvolte nel progetto: una psicologa e due psicoterapeute. Nel bugiardino scrivo indicazioni, posologia ed effetti collaterali. Non la trama: semmai informazioni per indagare emozioni e stati esistenziali contenuti nel libro. Il nostro catalogo raccoglie libri che coprono 95 tra stati d'animo e sentimenti".
Esempio? Consigli per i cuori abbandonati?
"Prima regola: capire se abbiamo davanti un lettore seriale o qualcuno con poca dimestichezza. Sui problemi di cuore posso consigliare ad esempio La principessa che credeva nelle favole di Marcia Grad Powers, aiuta a disamorarsi di una persona che magari è una proiezione della nostra mente. Oppure Alta fedeltà di Nick Hornby per chi non riesce a dimenticare la ex. Le braci di Sandor Marai per chi vuole ricucire un rapporto di amicizia. II cardellino di Donna Tartt per chi ha perso qualcuno che amava tanto".
...
Lei ha lasciato un lavoro in una grande catena di librerie. Perché?
"Non ero felice. Volevo suggerire libri che ritenevo validi o adatti a un certo cliente. Non me ne sono andata a cuor leggero, avevo molta paura nel provare una strada autonoma. Le cose per ora sembrano funzionare".
Il segreto quale è?
"Distinguersi. Vendo un prodotto che si trova uguale in molti posti. Ma se vuoi un suggerimento per curare con le parole di un romanzo, ansie, delusioni o un momento di allegria: io ho delle ricette letterarie. Con un'avvertenza: non tutti i farmaci funzionano, non tutte le terapie fanno guarire".

Fonte: web
Concordo, il segreto è distinguersi. Al di là di Amazon, di internet e di tutto ciò che distrae dal leggere, sono convinto che un progetto serio alla lunga la vinca.



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