mercoledì 13 marzo 2013

J.R. Moehringer

Acquistai Il bar delle grandi speranze affascinato dagli occhi del ragazzino che si potevano ammirare in copertina. Scoprii uno dei più belli libri americani di questo secolo.
E' per questo motivo che vi invito a leggere l'ultimo libro di Moehringer, premio Pulitzer e ghost writer di Open, autobiografia di Agassi, Pieno giorno editore Piemme.
Vi riporto la sinossi.

Una storia che comincia e finisce in un giorno. Una storia che dura una vita. Si può rivivere una vita in un giorno? Si può. Accade a New York, il giorno di Natale del 1969, a Willie Sutton, uscito da poche ore dal penitenziario di Attica dopo che il governatore Rockefeller gli ha concesso la grazia per motivi di salute. Questa storia è tante storie. Tutte vere. O forse no. E una storia che comincia agli albori del ventesimo secolo, quando Willie evade dal grembo della Madre. E una storia che comincia nel 1919, quando lo sguardo di Willie incontra l'oro negli occhi di Bess. E una storia che comincia nel 1969, l'anno dell'uomo sulla Luna. E una storia di astronauti e di sirene, di guardie e di ladri, di magnati e di giardinieri, di prostitute e di galeotti. E una storia in fuga, da Sing Sing e dalla solitudine, dalla povertà e dalla mancanza d'amore. E una storia di libri, perché i libri ti cambiano la vita. E una storia di soldi, maledetti soldi. E una storia di banche, maledette banche. Perché è nelle banche che ci sono i soldi, ed è per questo che Willie Sutton le rapina. Con una pistola che non ha mai sparato, e un travestimento ogni volta diverso. Perché lui è Willie l'Attore, e recita dal vivo sul palcoscenico del crimine. Un eroe - o un antieroe - sulle strade della Grande Mela, insieme a un Giornalista e un Fotografo. Guidati da Willie sulle tracce del suo passato, i due hanno solo un giorno per ottenere la storia da prima pagina che vuole il giornale. Ma anche Willie vuole una storia.

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