giovedì 27 giugno 2013

Verità

Anche oggi il sito prosaepoesia.net pubblicherà una mia poesia tratta da La fatica di non pensare, non so ancora quale poesia verrà pubblicata. Basta aspettare pochi minuti...
Vi chiedo cortesemente di mettere il vostro I LIKE e di condividere la poesia nei social. Se poi vi avanza un po' di tempo fatevi follewer di questo blog. Gracias.

Finché aspettate, rileggetevi la poesia pubblicata lo scorso 20 giugno, Verità.

Intanto inizierei
col dire agli amici
tedeschi
che non si cena
con il cappuccino.
Verità scontata
direte voi.
Ma per definizione,
quasi ogni verità
è scontata.

Poi, preso atto che
Silvia ha imparato quasi tutti i congiuntivi
e che Paris De Gaulle è l’aeroporto più freddo del mondo,
direi che il compagno Fidel
ha messo i cannoni a testa
in giù e li usa come pilomat
nelle zone pedonali.
Che genio!
E pensare che gli americani si sono fatti fregare
anche su questo.
Ne avrebbero loro di cannoni da mettere a testa in giù
e forse non solo cannoni …

L’altro giorno mi è venuta in mente
questa domanda
“Qual è la città più brutta che abbia mai visto?”
Spalato, direi. A parte il castello, tutto il resto
è più triste di porto Marghera.

In viaggio ho scoperto
l’inusuale ma valido
abbinamento
tra pizza e pina colada.
E finché
ero in ferie
il governo Berlusconi ha incassato
la fiducia.
Qualcuno a lamentarsi che ha fatto campagna acquisti
tra il FLI.
Ma, dico io, e gli altri non hanno fatto la stessa cosa?
Ultime due considerazioni su questo affare.
La prima, il PD ha fatto l’ennesima figura barbina.
Giusto, giustissimo.
Per fortuna che Silvio c’è, altrimenti
toccherebbe comandare a Bersani
e non saprebbe neanche come adescare una escort.
La seconda, sbaglio
o tra pausa pre-voto di fiducia e di fine anno
è stato fatto più di un mese di vacanza parlamentare?
Bene! E poi c’è ancora chi vi dà il voto.
Non ve lo meritate il mio voto.
E non ditemi che sono controcorrente,
sono sempre lo stesso.
Voi vi adattate.
Le mie idee non sono criminose, né criminali.
I vostri voti e la vostra ignoranza sono dei crimini!

Anni fa in Argentina
ci furono 5 presidenti in 7 giorni.
E pensate che
nessuno di questi era
meu amigo Charly Brown.
Che dire del generale
Antonio Lopez de Santa Anna
che fu tre volte dittatore del Messico,
e fece seppellire,
con fastosi funerali,
la propria gamba destra
che aveva perso in guerra?!
E il suo collega,
il generale Gabriel Garcia Moreno,
che governò l’Ecuador per 16 anni.
Alla morte
il cadavere fu vegliato,
vestito di tutto punto,
seduto sulla poltrona presidenziale.

Una gran bella verità che vi voglio dire è sul tipo di libro
che mi piace leggere.
Deve essere graffiante, dolce, intenso, puro.
Deve essere dissacratorio, romantico, rivoluzionario, antitutto ma provita.
Pieno di contrasti, di tristezza e solitudine.
Il libro deve osare.
Invece, che mi capita di leggere?
Libri scritti bene ma senza aggressività.
Non basta vendere un milione di copie per scrivere bene,
e non basta saper scrivere bene per vendere milioni di libri.
Il problema non è saper scrivere,
è non annoiare.

Un’altra verità è che
se dio fosse una donna
passerebbe il tempo a farci pesare
il fatto che ci ha creato.
Invece
è un uomo
e se ne sta in disparte,
lì nell’alto dei cieli,
a guardarci e a ridere.
Magari si beve pure una birra
alla nostra salute.

A proposito, le donne stupide sono la salvezza per quegli uomini che altrimenti non avrebbero altre possibilità. Sono molti gli uomini che “altrimenti non avrebbero altre possibilità.” E tutti questi uomini hanno una vasta scelta.

Come la scelta
fatta
dagli ex fascisti,
disposti e disponibili
a cambiare vari colori
e vari simboli
solo per restare a galla.
Vedo che il democristiano pensiero attecchisce
un po’ dappertutto.
Anche nella merda.

E che dire dei nostri buoni governanti, “scesi” in Veneto (alluvionato) solo dopo che gli industriali hanno minacciato di non pagare l’IRPEF? E prima, cosa aspettavano? Forse c’era poca visibilità o, più semplicemente, non avevano capito la gravità del problema. Post scriptum, perché durante la conferenza stampa, tenutasi in un ufficio pubblico, il Ministro Bossi si è permesso di fumare il sigaro? Non c’è una legge che vieta il fumo nei luoghi chiusi?! Chi se ne frega, l’importante è che governi bene. Allora, spero inizi a governare. Per il “bene” ne parliamo alla prossima poesia!

Mentre
Roma balbettava la sua esistenza,
gli Etruschi erano ormai scomparsi,
la civiltà siciliana viveva il suo periodo di splendore.

Invece
certi discorsi
ma sarebbe giusto dire
certe pensieri
il loro periodo di splendore
non lo vivranno mai.
Come “le verità assolute”
di certe mamme:
“Conosco mio figlio.”
Sì, ma conoscere il proprio
figlio non vuol dire capirlo.
Ma loro non vogliono capire,
vogliono solo convincersi che
quello che hanno fatto,
cioè partorire un cristiano,
sia la cosa giusta.
Proprio bei pensieri
i loro
che brillano per la mancanza di qualità.

Qualcuno a questo punto potrebbe dirmi che
sono più idiota di un uomo con una lattina in mano di fronte a due ragazze in minigonna.
Ok, metto giù la lattina e il paragone non tiene, tié!

La verità è che molti sottovalutano la mia componente femminile
e il fatto che sono la donna che tutte le donne vorrebbero essere.

Anche
i vostri interventi
cari ministri del culto cattolico
non tengono.
E mi danno le stesse soddisfazioni
che avrei se dormissi tutta una notte
abbracciato a un porcospino.
Anche se la frase
“Stanotte ci addormenteremo abbracciati, come due alberi cresciuti assieme”
Mi pare più carina.

Carina non è
invece
la caccia
al Signor Wikileaks.
Quando era Bush
a raccontarci una
falsa verità
andava bene.
Quando invece
è un sito di spionaggio internazionale
non va più bene.
Certo, non facciamolo eroe
Mr Assange.
Ma farlo tacere
perché non dica la verità
mi pare un reato,
e molto grave. 
Come uccidere una persona
o infestare i campi di pesticidi,
e quindi gli animali e poi noi,
non mi sembrano due reati così tanto lontani tra loro.
Questa potrei scriverla sullo specchio col rossetto rosso.

Curioso comunque
il lavoro di Assange
e curioso il lavoro di certe persone
che secondo me
in realtà
fanno tutt’altro lavoro.
E curioso il fatto che, per molte persone ci siano lavori che non necessitano di particolare professionalità. Chissà perché?! Ma poi la pretendono, convinti che ci siano lavori da professionisti  e lavori che non sono da professionisti, ma a comodo, per far pesare i limiti o gli errori, accusano tirando in ballo la professionalità. Beh, direi io, anche per fare il genitore bisognerebbe essere un professionista, ma in molti siete lontani dall’esserlo.

Il vero problema non è il lavoro precario, è invece il fatto che i mutui, gli affitti e le bollette non sono precari. Anzi, sono a tempo indeterminato! I sindacati dovrebbero “combattere” su queste cose. Sul fatto che, se un lavoratore non ha un lavoro a tempo indeterminato dovrebbe avere anche la possibilità di non pagare il suo mutuo, o l’auto o le bollette, per uno, due o anche 10 mesi. Questo è lottare con i lavoratori, sennò è far finta di osteggiare gli industriali ben sapendo che alla fine bisognerà scendere a compromessi. Scendere, e pure molto!

La verità
spesso e volentieri
non la dicono i telegiornali
ma a volte non la dico neanch’io.
La verità è che non puoi meritare il mio rispetto
se non hai letto
“Cent’anni di solitudine”,
ma la verità è che spesso
e volentieri
sorvolo e vado oltre
questa idea.
Ma non ho ben capito qual è la verità.
Mi sono un po’ perso.

India,
l’ufficio asiatico
delle anime smarrite.
Migliaia di persone
che ogni anno
vanno in cerca
del loro fascicolo di fotocopie esistenziali.

Curiosa l’India,
e curioso il fatto che
a un posto che si scopre piacerci
si consideri quasi fargli un torto andarcene.
Molto più che alle persone.
A volte un animale rappresenta quello che vorremmo essere.
A volte vorremmo essere (come genere umano) delle persone
e non degli animali.
A volte,
il problema per noi esseri umani
non è tanto assomigliare ai maiali
il vero problema è che non siamo
altrettanto buoni.

Io, intanto
non posso ancora morire.
Ho ancora della birra nel frigo
e del vino in cantina
e chi non legge attentamente quello che scrivo
non capirà mai
quanto è creativa la mia solitudine.

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