mercoledì 26 giugno 2013

Miccoli coprofago

Mentre Silvio viene condannato dal Paese, io vorrei condannare il "buon" Fabrizio Miccoli che intercettato mentre dà del "fango" al giudice Falcone, si pone nella condizione di colpevole prima ancora di qualsiasi processo, calpestando la storia e la dignità del nostre Paese. Storia e dignità che spesso sono andate a puttane, vedi Silvio, ma che tutto sommato hanno segnato, e continuano a farlo, la storia mondiale.
Il calcio ed i grandi calciatori, ma pure gli altri sport, dovrebbero essere esempi positivi per i ragazzini che guardano a loro come a degli eroi ed invece, oltre a calciopoli, ci ritroviamo con società sportive, grandi o piccole non fa differenza, che non sono altro che la feccia (da tutti i punti di vista) della Società italiana. Cosa aspetta la FIGC a dotarsi di un codice etico, serio a applicato? Magari eliminando veramente le figure schifose. E attenti all'ennesimo caso di calcio sporco che sta scoppiando in questi giorni, mi riferisco alle "gite" della guardia di finanza nelle sedi delle società. E cosa aspetta l'antimafia ad entrare nel mondo del calcio? Ma tutte queste cose non importano, perché cosa vuoi che sia una stadio non a norma... un arbitro chiuso in uno spogliatoio... una società piena di debiti... un calciatore ignorante e gretto... i ragazzi sono intelligenti e sanno distinguere tra un calciatore che dà un cattivo esempio da uno che è da ammirare ed emulare. Un po' come gli elettori (cioè i ragazzi di ieri) che sanno distinguere una brava persona da una che si fa le leggi ad personam ma nell'interesse di tutti...
Lo sport è cultura, perché la cultura è "coltivare un Paese", da tutti i punti di vista. Miccoli deve andarsene e con lui tutti quelli che trattano la cultura come il cesso di casa.

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