Visto che mi dicono che sono noioso... da Panino al prosciutto di C. Bukowski.
Intorno a me si raccoglievano i deboli invece dei forti, i brutti invece dei belli, i perdenti invece dei vincenti. Sembrava proprio che il mio destino fosse viaggiare in loro compagnia per tutta la vita. Ma questo non mi infastidiva quanto il fatto che evidentemente costituivo un'attrattiva irresistibile per tutti quei ragazzi stupidi e noiosi. Ero uno stronzo invece che un fiore: attiravo le mosche invece delle farfalle e delle api. Volevo vivere solo, stavo benissimo da solo, mi sentivo meglio, più pulito, eppure non ero abbastanza intelligente da liberarmi di tutte quelle palle al piede. Forse erano i miei padroni: altrettanti padri in forma diversa. Comunque, era duro averli intorno mentre mangiavo i miei panini con la bologna.
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