Tutti gli appassionati di Philip Roth hanno questa gustosa possibilità: acquistare all'asta uno o più dei 129 oggetti, della casa di campagna, appartenuti al grande scrittore americano.
Fonte: web |
Mercatino Roth: il 20 luglio alle 10 una piccola casa d’aste di Litchfiled, Connecticut, metterà in vendita alcune cose appartenute al grande scrittore scomparso nel maggio scorso, dopo 85 anni e trentuno meravigliosi libri. La località dista 10 km dalla settecentesca casa di campagna di Warren dove Philip Roth aveva il suo buen ritiro estivo. Gli appassionati potranno partecipare dal vivo oppure online, collegandosi con Littchfield County Auctions. Se questo fosse il patrimonio dell’autore di «Pastorale Americana», sarebbe un lascito abbastanza ridicolo. I venditori hanno comunicato che il ricavato andrà in beneficienza, senza dire a quale organizzazione. Forse la cosa a cui Roth teneva di più, i suoi 4mila libri dislocati nella vecchia casa di Warren, erano già stati promessi in dono nel 2016 alla Biblioteca della sua infanzia, a Newark, con l’accordo che fossero esposti nello stesso ordine di scaffalatura che avevano a casa. E tra i pezzi all’asta non c’è la sua rotonda poltrona di pelle nera e neppure uno dei leggii dove ai tempi d’oro era solito scrivere (anche per ovviare al mal di schiena che lo perseguitava fin da ragazzo).
E’ una collezione raffazzonata, come quando si deve svuotare una casa già svuotata del meglio. Eppure questi 129 oggetti curiosi esercitano un certo fascino, come la valigia di Ayrton Senna che fu aperta e raccontata alla sua morte. Ci sono pezzi di tranquillo «inferno domestico», come la scala da giardino con sette gradini e la giraffa di paglia del Madagascar (costo 30 dollari) recuperata nella stanza degli ospiti (con una divertente scritta sul muro che invitava al silenzio). Forse i pezzi migliori per gli appassionati di letteratura sono le macchine per scrivere: l’Olivetti Lettera 32 verde con la custodia vissuta degli anni Sessanta (sul finire del decennio Roth pubblicò quel «Lamento di Portnoy» che lo rese celebre), prezzo di partenza 150 dollari (valore stimato 300-500). Ci sono due di quelle IBM Selectric che lo scrittore definì «funzionali e puritane».
...dalla sua vecchia casa esce una raccolta sparsa di oggetti desueti che raccontano qualcosa di lui. Un ritratto non finito che gli fece R.B. Kitaj, una marionetta del teatro delle ombre proveniente da Bali, un poster di «Idomeneo» con dedica di Maurice Sendak, una cartolina del baseball datata 1963 con il lanciatore Sandy Koufax e una mazza appartenuta a Yogi Berra (Roth amava gli Yankees). Anche un piatto con l’effigie del presidente Nixon, che Roth prese per i fondelli in «La nostra gang» del 1971.
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