Volevo comunque postare oggi le parole che si leggono nel libro di Capps , con la contemporanea morte di Camilleri direi che sono drammaticamente attuali. Il Maestro diceva: La felicità per me non ha motivazioni, non ne ha mai avute, per me è fatta di cose ridicole. La felicità per me era aprire la finestra al mattino, sentire l’aria fresca, guardare fuori. Alzarsi presto, aspettare che tutta la casa prendesse vita, sapere che dopo un po’ si sarebbero alzate le persone a me più care e che presto ci sarebbero state le loro voci intorno a me. E che poi avrei iniziato a scrivere. Questa era la felicità.
Mentre le parole che avevo in mente del libro Una canzone per Bobby Long sono: L'istruzione è quello che serve per condurre una vita felice. Il sapere è mera informazione è l'istruzione quello che ci vuole per essere felici. Qualunque forma di sapere che non contribuisca alla tua felicità non fa parte della tua istruzione.
Facendo un mix dei due scrittori, si potrebbe dire che l'istruzione alla vita è la cosa più importante, cercare la felicità, perennemente e con ostinazione, tutti i santissimi giorni. Senza cercare il successo o la fama a tutti i costi. Aveva ragione il Maestro: aspettando che tutta la casa prendesse vita...
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