Per tutti quelli impegnati nel mestiere del genitore, un piccolo consiglio per far leggere i propri figli. L'articolo è apparso su libreriamo.it e lo riporto in parte, la versione completa è questa: libreriamo.it/10consiglidilettura.
Da tempo la lettura si è imposta come uno dei più importanti
strumenti di educazione. La lettura diventa così una delle prime cose che deve essere insegnata
ad un bambino. Nonostante questo, non deve essere vista soltanto come un
mero strumento indispensabile per l’apprendimento. Quando viene
insegnato a leggere ai bambini, è necessario riuscire ad insegnar loro
anche ad amare la lettura. L’amore per la lettura proviene in primo
luogo dalla casa, dalla famiglia, e ciò richiede uno sforzo non
indifferente da parte dei genitori. In un recente articolo apparso sul
blog Babble
sono stati indicati dieci utili consigli non solo per insegnare ai
bambini ma soprattutto a
mantenere questa passione anche con il passare del tempo.
1. INCOMINCIARE A LEGGERE AI PROPRI FIGLI MOLTO PRESTO - E’
utile incominciare a leggere al bambino una favola tutte le sere prima
della nanna sin dai primi giorni di vita. Se si comincia da subito a far
entrare nella routine della nanna la lettura, esattamente come il
lavare i denti e l’ indossare il pigiama, diventerà per lui un momento
naturale, e non vedrà l’ora di farlo.
2. COME INSEGNARE A LEGGERE AL BAMBINO – Un libro molto utile
consigliato a tutte le mamme ed i papà è “Teach Your Child to Read in
100 Easy Lessons” di Siegfried Engelmann, Phyllis Haddox ed Elaine
Bruner. Qui vengono suggeriti molti modi su come insegnare a leggere, ma
soprattutto a non scoraggiarsi se i risultati non sono immediatamente
quelli sperati.
3. SCEGLIERE IL LIBRO GIUSTO – Spesso si rimane sconcertati da
alcuni libri che si trovano sugli scaffali di alcune librerie: talvolta
si tratta di testi scritti male, con una punteggiatura errata, o che
sono terribilmente noiosi. Il primo modo per far amare la lettura ai
propri bambini è quello di scegliere con cura ed estrema attenzione i
libri da leggere. I criteri di selezione da mettere in atto sono molti,
ma bisogna innanzitutto partire dall’età del bambino. In base a questa,
si opterà per un libro con più immagini e meno testo, o testi con un
determinato numero di pagine per lettori già più “esperti”. Importante è
anche l’osservazione della trama, anche per quanto concerne il
cosiddetto “happy ending”. Sino ad una certa età è auspicabile infatti
che i bambini associno il lieto fine alla storia per poter maggiormente
apprezzare il rito della lettura.
4. DIVENTARE PARTE ATTIVA DELLA STORIA – E’ molto importante,
quando il bambino è ancora piuttosto piccolo, che senta l’entusiasmo del
genitore nel raccontargli la storia, percependo l’emozione attraverso
le parole che gli vengono lette. Se ad esempio la trama prevede
suspance, bisogna rallentare il ritmo della lettura, di modo da far sì
che si crei la giusta atmosfera di attesa. Se invece la storia è triste,
bisogna abbassare la voce e assumere un atteggiamento malinconico. Se
invece il tono della storia è allegro, questo deve ben trasparire dal
modo in cui il testo viene letto ed interpretato. In questo modo la
lettura diventerà molto più coinvolgente per i bambini.
5. DEDICARE ALLA LETTURA IL TEMPO ADEGUATO – Quando si legge e si
termina una pagina non bisognerebbe subito voltarla e procedere oltre.
E’ utile che gli occhi del bambino abbiano tempo di osservare la pagina,
così da comprendere meglio quanto letto sino a quel momento.
Esattamente come quando si sfoglia una rivista non si leggono soltanto
gli articoli ma si osservano le figure e quanto altro presente nella
pagina per comprenderne meglio il contenuto, così avviene anche per i
libri, e questo deve essere da subito trasmesso ed insegnato ai piccoli
lettori. Un altro espediente molto efficace è quello di coinvolgere
direttamente i bambini nella lettura, invitandoli a completare alcune
frasi con parole intuibili dal contesto o dalle immagini che corredano
le pagine.
6. PROPORRE DOMANDE DI COMPRENSIONE – Al termine della lettura è
molto utile lavorare sulla comprensione del testo, chiedendo ad esempio
quale sia stata la parte preferita del libro appena concluso, il
personaggio più simpatico e quello più antipatico, o quale sia il loro
pensiero riguardo al finale. Le domande aiutano a migliorare la
comprensione ma anche ad iniziare una riflessione più intima su loro
stessi, ad esempio attraverso domande sul perché quel determinato libro
abbia suscitato in loro determinate emozioni. Aiuterà inoltre il bambino
a capire meglio quali siano i suoi gusti in fatto di lettura e quindi
ad orientarsi nelle scelte letterarie future.
7. PARLARE DI LIBRI – Attorno al tavolo all’ora di cena un ottimo
argomento di conversazione potrebbero essere proprio i libri. Potrebbe
essere utile intavolare un discorso sul testo che il bambino sta
leggendo in quel momento. Questa azione gli permetterà di sentirsi
maggiormente al centro dell’attenzione e quindi di essere invogliato a
leggere altri libri in futuro.
8. ESSERE PAZIENTI – Bisogna essere consapevoli del fatto che
ciascun bambino impara in modi e tempi diversi. Spesso si rischia di
commettere l’errore di confrontarsi con i genitori di altri bambini
della stessa età e fare paragoni su tempi e modalità di apprendimento.
Ciascun bambino impiega il proprio tempo nell’apprendere e nel far sue
determinate dinamiche, per cui bisogna essere capaci di prendere il suo
ritmo, senza sottoporlo a stress ma al contrario incoraggiarlo e
complimentarsi con lui per ogni piccolo traguardo raggiunto.
9. PROPORRE SEMPRE LIBRI NUOVI – Se si ha nelle vicinanze una
biblioteca o una libreria, potrebbe essere buona cosa farci un salto
periodicamente, di modo da proporre sugli scaffali di casa testi sempre
nuovi, che possano suscitare l’interesse dei piccoli lettori. Potrebbe
essere inoltre auspicabile regalare ai propri figli libri durante le
ricorrenze, a Natale o al compleanno, o come premio per un particolare
traguardo raggiunto.
10. DARE IL BUON ESEMPIO – In ogni momento libero a casa
bisognerebbe riuscire a dare il buon esempio ai propri figli, sedendosi
alla scrivania o sul divano in compagnia di un buon libro o di una
rivista interessante.
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