Lo scrittore era seduto sotto il poggiolo
della sua casa al mare.
Fumava il sigaro, mentre il caldo vento
africano gli scaldava la faccia.
E pensava che senso avesse capire,
meglio il dolore.
Più vero e
se non ti rende matto
forse ti fortifica.
La sentiva più vicina
anche se lei vicina
non voleva esserlo.
Lo scrittore si guardò la mano destra
e pensò che la felicità era
dell’altra parte della sua vita.
Pensò, tra sé e sé,
ma parlando a lei.
Tu dimmi se mi credi
dimmi se credi che
a volte
non sia la scrittore a scrivere
ma siano le parole a cercarlo.
E’ la verità. Ma non posso spiegartelo.
Che poi è come vivere un sogno ad occhi aperti
e se lo vivi di notte
ci vedi lo stesso.
E questa è la differenza tra una persona
e uno scrittore.
Solo gli stolti non dormono mai.
Per un attimo
la felicità
gli sfiorò la mano.
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