Mentre i due furbetti si dividono i seggi e il concetto di libertà di parola perde sempre più di significato - vero presidente Boldrini? - riporto in parte un articolo (completo lo trovate qui: lastampa.it/lescuolecadonoapezzi) sulla situazione delle scuole italiane. Ne ho già parlato in alti post e purtroppo la situazine non cambia.
Mentre il liberale furbetto Renzi e l'eurodemocristiano Letta parlano di miliardi a favore del sistema scuola, ma dovrebbero essere più onesti e parlare dei miliardi che stanno regalando a Bankitalia, nell'articolo si legge che Il Miur ha pubblicato soltanto una volta una parte dei dati a
sua disposizione, nell’autunno del 2012 quando ministro era Francesco
Profumo. Le cifre raccontano quello che vivono ogni giorno gli studenti
sulla loro pelle. Il 4% degli edifici è stato costruito prima del 1900. E
la maggior parte, il 44% delle scuole, in un periodo che va dal 1961 al
1980. Solo il 17,7% degli edifici è in possesso del certificato di
prevenzione incendi. Il 33% non possiede un impianto idrico antincendio;
un edificio su due non ha una scala interna di sicurezza; quattro su
dieci non hanno la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico.
Ancora più serio è l’allarme sismico, quasi 4 edifici su 10 sono in zone
ad alto rischio.
Ma questi sono i dati del ministero, secondo il rapporto 2013 di CittadinanzAttiva in
una scuola su sette ci sono lesioni strutturali evidenti, presenti in
gran parte sulla facciata esterna dell’edificio, il 20% delle aule
presenta distacchi di intonaco: muffe, infiltrazioni e umidità sono
stati rilevati in quasi un terzo dei bagni (31%) e in un’aula e palestra
su quattro. Il 39% delle scuole presenta uno stato di manutenzione del
tutto inadeguato molto in aumento rispetto al 2012 quando erano il 21%.
Più della metà delle scuole non possiede il certificato di agibilità
statica, oltre 6 su 10 non hanno quello di agibilità igienico sanitaria,
altrettante non hanno quello di prevenzione incendi. Solo un quarto
delle scuole è in regola con tutte le certificazioni. Temperature ed
aerazione non sono adeguate nella gran parte delle aule, visto che il
51% di esse è senza tapparelle o persiane e il 28% ha le finestre rotte.
Il 10% delle sedie e dei banchi è rotto e in oltre un terzo dei casi
(39%) gli arredi non sono a norma, adeguati ad esempio all’altezza degli
alunni.
Il cambiamento deve essere culturale, l'ho già detto molte volte. Finché ci sono ancora milioni di italiani che pagano per votare il leader del proprio partito e il cavaliere continua ad essere un riferimento per gli stessi che hanno pagato per votare, il cambiamento non inizierà mai.
Concordo su ogni riga. E penso che non è il solo ambito dove siamo con le pezze al sedere. Credo anche che la cultura dobbiamo farla anche noi. E denunciare queste cose e dire un sano e cazzuto no, ci sta e si deve. I beoti e gli imbecilli, I disonesti e quelli a cui le cose capitano "a loro insaputa", ahimè, ci saranno sempre. Ma se si sta in silenzio e non si occupa lo spazio della protesta e della controproposta, quello spazio lo occuperanno loro, con l'ignoranza, l'interesse personale e la furberia da quartierino. Ciao.
RispondiEliminaOdio l'idiozia, mi sta bene essere preso per il culo ma voglio esserne consapevole! Mentre gli italiani preferiscono avere il culo infuocato ma non vedere chi glielo sta mettendo...
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