Oggi ritorno con un po' di America, parlo di Hervey e dei danni che ha fatto e che sta ancora facendo, in attesa che mi torni voglia di vivere e di essere più attivo, vi parlo di paure, ma non delle mie.
L'articolo completo lo travate qui: repubblica.it/harvey.
Anche se declassato a tempesta tropicale, Hervey ha devastato il Texas e molti altri stati del sud. Si stimano danni per 160 miliardi di dollari. Ma non voglio fare un report, vi voglio parlare di una centrale chimica vicino a Houston dove nei giorni scorsi ci sono state due esplosioni. Come misura precauzionale era stata infatti evacuata un'area di
tre chilometri tutt'intorno. La fabbrica, che produce perossido organico (utile sia per la fabbricazione di
materiali da costruzione che per prodotti farmaceutici) si trova a Crosby,
contea di Harris, a circa 40 chilometri a nord-est di Houston. Le attività di
produzione nell'impianto erano state interrotte già la passata settimana, prima che
Harvey toccasse terra, ma sulla cittadina si sono rovesciati poi più di cento centimetri
di pioggia. Senza elettricità i generatori di riserva hanno perso potenza e i
composti chimici non sono più conservati al freddo. Come si legge nell'articolo, il portavoce dei Vigili del fuoco della
contea di Harris, Rachel Moreno: "È una situazione pericolosa, sì. Ma
l'impianto è circondato dall'acqua adesso, quindi il fuoco non potrà
diffondersi, non potrà andare da nessuna parte". Il problema resta il
rilascio delle sostanze chimiche nell'aria. Lo scenario possibile è
catastrofico, ma in questo caso non plausibile, ha spiegato Daryl Roberts, vice
presidente della società: "Proprio grazie all'acqua, i prodotti chimici
vaporizzano rapidamente, riducendo la dimensione e la potenza del fuoco".
"Vogliamo che i residenti della zona siano consapevoli del fatto che il
prodotto chimico è immagazzinato in diversi posti all'interno dello
stabilimento e che permane quindi il rischio di ulteriori esplosioni", ha
riferito l'Arkema in una dichiarazione.
Bah, speriamo bene, ci sono problemi più grandi dei miei.
Immagine presa dal web |
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