Per generazioni di americani è il luogo del primo
bacio, nella prima macchina, con la prima fidanzata. In pochi
ricorderanno il titolo del film proiettato, ma quasi tutti sanno per
certo il modello della macchina -probabilmente ancora custodita in
garage in attesa di un restauro- e qualche fortunato vive ancora con
quella stessa fanciulla. I "drive-in theatres" sono nati nel 1933 in New
Jersey come soluzione alternativa per portare al cinema una madre
fuori-forma. Richard Hollingshead, di Camden, stufo che la madre non
potesse godersi le poltrone troppo piccole dei cinema tradizionali,
posizionò un poiettore e uno schermo nel giardino di casa, vi unì la
passione per le macchine, brevettò l'idea e la migliorò posizionando dei
rialzi sulle ruote anteriori, in modo tale che nessuna macchina
ostruisse la vista alle altre. Così nacque il drive-in. Prima
proiezione: la commedia "Wives Beware". Tre spettacoli per 600
spettatori al prezzo di 25 centesimi a macchina, più 25 testa per un
massimo di 1 dollaro a veicolo. Fu un successo, che si diffuse
rapidamente in tutti gli Stati Uniti e divenne in pochi anni un vero e
proprio simbolo, con il boom maggiore tra gli anni '60 e '70, quando
tutti avevano una macchina e gli spazi nelle città permettevano a ogni
quartiere di avere il proprio teatro. Non sono bastate, però, le
loro radici così profonde nella società americana perchè i drive-in non
venissero superati dalle nuove tecnologie. Dimenticati per anni, in
molti hanno preferito la comodità del divano di casa o le luci
stroboscopiche di una discoteca per il primo bacio. A decine sono stati
chiusi, e c'era già chi li dava per defunti. Ora, il quotidiano UsaToday
annuncia il loro grande ritorno. «Caricate la famiglia in macchina. E'
il grande ritorno dei drive-in» titola un articolo di Judy Keen, che
sostiene che, solo in Michigan, almeno 90.000 persone ogni giorno
cercano le parole "drive-in movie" su Google e parenti. E' presto
per festeggiare il ritorno di questi cinema all'aperto, accompagnandolo
da considerazioni sulla rinascita della vita comunitaria e l'abbandono
dell'individualismo che avrebbe dominato la società negli ultimi
decenni, ma di certo qualcosa sta succedendo. Bart Lower è in procinto
di aprire, proprio in Michigan, il "Danny Boy's" che promette essere
«una nuova esperienza per tanti». Come lui, anche Blake Smith e soci,
alle prese con la ristrutturazione dell'"Admiral twin", distrutto da un
incendio nel 2010 e quasi pronto a riaprire i battenti. Una sola
ombra rimane sul futuro di questi luoghi: la tendenza dell'industria
cinematografica a sostituire la pellicola con i nuovi supporti digitali
potrebbe renderne troppo costosa la gestione. Sono pochi, infatti, i
proprietari dei piccoli drive-in che si potranno permettere i costosi
proiettori digitali imposti dalle innovazioni tecnologiche del settore.
In Italia, invece, ritornano in auge Forza Italia e il Cavaliere, è l'ennesima stronzata del PDL di questi mesi. Stanno nascondendo le vere beghe all'interno del partito e ogni settimana hanno una novità. Vedi la famosa legge elettorale e Alfano candidato premier. Alla fine si divideranno.
In Italia, invece, ritornano in auge Forza Italia e il Cavaliere, è l'ennesima stronzata del PDL di questi mesi. Stanno nascondendo le vere beghe all'interno del partito e ogni settimana hanno una novità. Vedi la famosa legge elettorale e Alfano candidato premier. Alla fine si divideranno.
In Italia, invece, torna di moda la trattativa Stato-mafia, con Napolitano che cade dalle nuvole. Bah! Regolarmente, ogni anno, tributiamo gli onori ai morti per mafia. Ri-bah!
In Italia, invece, il più grande partito di "sinistra" è bigotto e razzista, nei confronti degli omosessuali e delle coppie di fatto; è conservatore, nei confronti dei propri interessi, quindi degli interessi della classe dirigente. In Italia, nei periodi di crisi, non cambia nulla.
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