Riporto qui sotto un articolo del Fatto Quotidiano, www.ilfattoquotidiano.it, le Olimpiadi devono ancora iniziare e già ci sono casi di doping. Pensate ai periodi dell'anno in cui i controlli sono meno intensivi e pensate a quanto siano, in realtà, falsati i risultati sportivi. Le dinamiche dell'alta finanza, creare crisi o far aumentare lo spread, e chissà quante altre cose, solo per interessi di gruppi finanziari, a discapito ovviamente delle persone, sono le stesse dello sport. O meglio, lo sport è sporco tanto quanto l'alta finanza, il commercio di armi e il concetto di democrazia in Italia dopo la Diaz...
La Federazione internazionale di atletica leggera ha comunicato che nove atleti sono stati sospesi dalle Olimpiadi di Londra per essere risultati positivi ai test anti doping. Tra di loro il bronzo olimpico di Pechino 2008, l’ucraina Nataliya Tobias (corsa mille e 500 metri), il marocchino Abderrahim Goumri (maratona), il greco Irini Kokkinariou (corsa 3mila metri), il turco Meryem Erdogan (maratona), e tre russe, Svetlana Klyuka (corsa 800 metri), Yevgenina Zinurova (corsa 800 metri) e Nailiya Yulamanova (maratona).
Inizialmente questi sette atleti sono stati sospesi per 4 anni, pena in
attesa di conferma dai giudici sportivi dopo che Erdogan, Klyuka,
Yulamanova e Zinurova, hanno confessato. Gli altri due atleti coinvolti
sono la bulgara Inna Eftimova (corsa 100 metri), risultata positiva all’ormone della crescita, mentre l’ucraina Antonina Yefremova (corsa 400 metri) per tracce di testosterone sintetico.
Inoltre la mezzafondista marocchina Mariem Alaoui, che
ha vinto alla Diamond League i mille e 500 metri in 3’56″15, (miglior
prestazione mondiale dell’anno), dovrà rinunciare a partecipare ai
Giochi. L’atleta infatti è risultata positiva a un diuretico, il furosemide,
in occasione di un test effettuato lo scorso 6 luglio a Parigi,
appuntamento valido per qualificarsi a Londra 2012. Argento iridato ai
Mondiali indoor, la Selsouli rischia la squalifica a vita essendo già
stata sospesa in passato per due anni per doping.
Ancor prima dell’inaugurazione è già terminato il sogno olimpico per la saltatrice di triplo Voula Papachristou,
che avrebbe dovuto portare i colri della Grecia. Il comitato olimpico
ellenico ha deciso di escluderla in seguito ad alcuni commenti a sfondo razzista rilasciati su Twitter. Secondo quanto scrive il The Guardian,
l’atleta avrebbe usato frasi che il comitato nazionale ha definito
“contrari alle idee e ai valori del movimento olimpico”, rivolte in
particolare ai danni degli immigrati africani che vivono nel suo paese.
“Con così tanti africani in Grecia – ha ironizzato la Papachristou –
almeno le zanzare del Nilo mangeranno cibo prodotto nel loro paese”.
Nessun commento:
Posta un commento