mercoledì 13 febbraio 2013

Elezioni 2013, #15

Ultime considerazioni di Andra Candian sugli errori del PD. Aggiungo che sarebbe stato facile dare a Bersani la presidenza del consiglio e a Monti quella della repubblica. Per il resto, concordo con Andrea, tranne per il fatto di andare a votare.
Buona lettura.

Continuo e finisco le mie considerazioni sulla strategia che il PD avrebbe dovuto voler portare avanti per provare a trovarsi nelle condizioni di governare il Paese.
Ho già espresso le mie perplessità rispetto alla scelta di fare le primarie, attratti dalla prospettiva di “vincerefacile” sia con Bersani candidato che alle future elezioni.
A mio avviso sarebbe stato molto più arguto, ancora nell’autunno scorso, cercare un accordo con Monti per poter fare in modo che fosse lui il candidato premier, se non del PD di una coalizione centro-democratica che si era, ripeto, andata paventando negli ultimi anni.
Non mi si venga a dire che Monti aveva espresso, da sempre, la volontà di non candidarsi. Io non c’ho mai creduto, nei fatti non era possibile che avrebbe deciso di restare fuori, e chi lo ha pensato di politica non ci capisce davvero nulla.
Dopotutto il PD ha sostenuto per mesi il governo, ha approvato tutto l’approvabile e avrebbe fatto bene per il futuro e per mettere dei correttivi all’azione di governo, proprio a candidare il professore per poi poter rivendicare dei ministeri importanti in grado di incidere sulla futura azione governativa.
Ma ciò non si è fatto.
Quindi siamo a questo punto. Monti ha dovuto, suo malgrado, mettere insieme una coalizione raffazzonata con Casini e Fini (che pur di sopravvivere politicamente hanno accettato di tutto) e il PD si trova a aver coalizzato con SEL e con qualche altro gruppuscolo pressochè insignificante.
E dopo voto cosa succederà? Che si dovrà scendere a patti, a compromessi pur di trovare una maggioranza. E allora o si guarderà a sinistra o si guarderà al centro-montiano. Ma non si poteva fare prima una scelta? Nel primo caso, ammesso che gli ingroiani arrivino in parlamento, probabilmente i numeri saranno scarsi per governare. E poi dopo una campagna elettorale al vetriolo non sarebbe agevole andare d’accordo.
Nel secondo caso tutto dipenderà da quanti voti avrà SEL. Se il carico che i Vendoliani porteranno a corte sarà importante allora se ne vedranno delle belle...a livello di incompatibilità.
E in ogni caso ci sarà da capire come si potrebbe andare a chiedere al professore un appoggio a un governo di coalizione. Proponendogli cosa?!
Cosa accadrà lo vedremo tra una ventina di giorni. Quando nel nuovo parlamento siederanno ancora una lunga sfilza di pregiudicati pidiellini, degli ignoranti in camicia verde e un cospicuo numero di adepti di quello genovese con la barba, che se non avesse sparato troppe cazzate negli ultimi mesi avrebbe davvero fatto una “rivoluzione civile”.

Nessun commento:

Posta un commento