sabato 16 febbraio 2013

Elezioni 2013, #17

Scritto con Moreno.


IL VOTO UTILE


Utile, dal dizionario: Utile, agg. “Che serve o può servire, che si può usare per un bisogno, per uno scopo”.

Troppo facile pensare agli scopi di Silvio o Pierluigi nel volere i voti….
In un can can di affermazioni, in cui Pier Luigi, che dopo “sbranatore” si fa “Vigile Urbano”, in grado di “regolare il traffico” fra Monti e Vendola in un futuro governativo (dato ostentatamente per certo) , o di Silvio che, senza ritegno e timore alcuno, dà merda al mondo dei Magistrati e della legge in genere dipingendoli come marionette governabili dalla politica (mmmm… ne sa qualcosa??) o di un Grillo, che, zitto zitto (mica tanto), di piazza in piazza cresce come un’onda di piena, sentiamo, come al solito, parlare di VOTO UTILE. Senza dimenticarci che, sia Silvio che Pierluigi, attaccano gli estremisti di sinistra (perché in questa campagna elettorale il PD non propaganda contro l’estremismo di destra???). Perché Silvio ad attaccare i “comunisti” bacia il culo ai cattolici. Pierluigi fa la stessa, solo in maniera più sottile.

Troviamo questa richiesta, fatta da Silvio e Pierluigi (accomunati seppur apparentemente diversi) piena di protervia (ostinata superbia, boria, sfrontatezza) e di pericolo.
Queste persone sono le stesse che hanno giocato al teatrino del “cambiamo la legge elettorale” pensando bene di essere pro o contro a seconda dell’utilità (appunto) e del momento. Senza pensare al problema carceri, scuole non a norma, finanziamento pubblico dei partiti e mille altri argomenti… Senza cambiare nulla!
Una legge che LORO stessi definiscono “porcellum” e che LORO stessi proclamano come la causa di una eventuale ingovernabilità. Da notare che la legge è stata definita “porcellum” appena dopo essere stata licenziata e non dieci anni più tardi, dopo essere stata provata in cabina elettorale.
Appunto per questo, si rivolgono a chi in questo momento bestemmia perché non gli vengono saldate le fatture di mesi (o anni) di lavoro e per questo porta i libri in tribunale, a chi si trova costretto nelle maglie di Equitalia anche non volendo, a chi subisce danni per cause imposte da una condizione di non lavoro per  chiedere… di votare in maniera “utile”.

Secondo voi… è “utile” votare chi fino a oggi ha dimostrato PALESEMENTE di non essere capace di governare in maniera efficace ed efficiente questo paese? Oltretutto, arricchendosi e arricchendo il suo clan!
E’ utile dare il voto a chi ha governato l’Italia trattandola come la dispensa della propria abitazione, dove pescare alla bisogna??
E’ utile, in generale, votare in un paese dove al voto (che corrisponde alla VOLONTA’ del popolo) non corrisponde poi nella presenza di questo o di quel politico, né al mantenimento delle mirabolanti quanto fugaci promesse elettorali?
O dove lo stesso voto viene aggirato? Ignorato? Gabbato? (Referendum sul finanziamento pubblico ai partiti: un NO, netto senza dubbio alcuno, aggirato con un sinonimo: da finanziamento a rimborso (senza elenco spese, ovvio)… o quello sul NO a queste centrali nucleari???). Per non parlare del referendum sulla privatizzazione dell’acqua!

E’ appurato la scheda nulla e/o la scheda bianca NON vengono assegnate a nessuno. Per legge. Mah… Forse può essere utile dire no. E mandarli a casa.  
Nei nostri sogni pensiamo ad un parlamento con una pluralità di voci. Pensiamo alla ricchezza della diversità, con l’obiettivo di governare e migliorare il paese. Fatto da persone con idee diverse ma responsabili verso la migliore soluzione e coscienti che quello di cui parlano e decidono NON è di proprio possesso, ma è degli Italiani.
Pensiamo a un voto LIBERO. Utile per questo. Perché espressione di democrazia. Ma democrazia non vuol dire governare a tutti i costi! Quindi, perché dover dare il voto a uno dei due partiti più grandi (sicuri di esserlo?) e non ad un altro partito? Perché “contano solo i grandi”? Italiani, basta col farvi prendere per il culo!!!

Vediamo, invece, che per essere eletto, per tornare a schiacciare i pulsanti della cabina di regia, non si guarda in faccia a nessuno. Arrivano sms da persone mai conosciute candidate chissà dove, che ti dicono, “votami che sono il migliore!”, senza nessun rispetto della libertà di ognuno di non farsi fracassare i “sentimenti” e di poter decidere con la propria testa. Vedo che il posto dal governo è cercato solo per avere privilegi e potere. Soldi e benefit. Il resto… fai bene o male, non importa. Se ti fai beccare mentre ti riempi i pertugi della ricchezza degli altri, in Italia non sei un ladro, ma sei un fesso.
E se, una volta beccato, rispondi del tuo sbaglio, senza cercare di gabbare la legge e di schivare la condanna, sei un fregnone.
Gli stessi pronti a crocefiggere e a tirare le monetine, magari sono quella maggioranza (che spero scompaia presto) che a casa ammira, nella sicurezza e riservatezza del proprio divano, questo o quel politico di carriera che si è arricchito e che a passato tutta la vita senza lavorare nemmeno un giorno. Ma decidendo della vita degli altri.
L’utilità va accompagnata dalla responsabilità, dall’umiltà, da nuove regole e da nuova politica che al governo oggi e ieri, non c’è e non c’era.
E’ utile rimetterla uguale???

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